Cetona: presentati gli interventi strutturali nelle Grotte preistoriche di Belverde; un passo in avanti per la fruibilità del parco archeologico più significativo della Toscana e «un tassello di un disegno più grande sullo sviluppo del territorio»

Di Giampiero Teodoli

Di fronte ad un folto pubblico di cittadini ed autorità locali e regionali, il Sindaco di Cetona Roberto Cottini, la direttrice Maria Teresa Cuda e il Presidente della Unione dei Comuni Agnese Carletti, hanno inaugurato il primo lotto di interventi previsti sul sito archeologico di Belverde. I lavori hanno interessato il miglioramento della sicurezza delle grotte del parco, la realizzazione di nuovi sentieri per una migliore accessibilità a persone con difficoltà motorie (il parco ha già una carrozzina con assistenza elettrica 4x4per attività rurali), la predisposizione di segnaletica didattica e la realizzazione di una passerella illuminata all’interno di Grotta Lattaia. Ciò grazie al contributo del “Fondo delle Montagne” della Regione rappresentata dalle consigliere regionali del Pd  Anna Paris ed Elena Rosignoli.  Questo intervento di «messa in sicurezza e sviluppo del sito ha anche valore di tutela» dice Ada Salvi funzionario archeologo della Soprintendenza; intervento «realizzato grazie alla passione, competenza e tenacità della dott.ssa Maria Teresa Cuda»  ricorda il Sindaco Roberto Cottini. «Quando abbiamo deciso di aprire il sito, nel 1990, sembrava un’utopia per una comunità piccola come la nostra, anche perché i fondi del bilancio comunale per la cultura erano irrisori – rammenta Sirio Bussolotti, già sindaco del borgo per più mandati – ma la fortunata intuizione, grazie al grande supporto della Soprintendenza e della Regione, ha permesso di realizzare un gioiello di grande valore non solo per il Comune di Cetona.».  Belverde è un sito di straordinaria importanza culturale ed archeologica, uno dei pochi che ha testimonianze di continuità di insediamento per oltre 50.000 anni: dall’uomo di Neanderthal, al Neolitico,dall’Età del Bronzo al Medioevo. «Unisiena è coinvolta nella ricerca archeologica e stratigrafica che ha prodotto pubblicazioni di rilievo – sottolinea la Prof.ssa Lucia Sartiperché il sito si distingue per il suo patrimonio che ha le attestazioni più antiche». Un sito archeologico con museo annesso ha valore culturale solo se è un progetto vivo che sa sostenersi: «accogliamo ogni anno circa 7.000 studenti, ciò permette la sostenibilità economica ma il turismo culturale non è l’unica attrattiva- fa presente il Sindaco Roberto Cottiniqui si coglie il senso del tempo ed è un luogo dove fare esperienze; stiamo lavorando per migliorare questo risultato». Ma c’è una visione strategica più ampia a detta di Agnese Carletti, Presidente dell’Unione dei Comuni che è proprietaria del sito : «il progetto che ha sostenuto la candidatura a Capitale della Cultura è la traccia per gli interventi che vogliamo realizzare per lo sviluppo del territorio che ha bisogno di essere conosciuto. Belverde è un tassello di questo progetto.»