Chiusdino: ex cava di antimonio di Cetine , via libera alla messa in sicurezza

Firmato il contratto per la messa in sicurezza del sito ex minerario de Le Cetine, nel Comune di Chiusdino . L’accordo prevede la messa in sicurezza dell’area dell’ex sito minerario, dove attualmente si trovano scarti minerari e di residui di lavorazione derivanti dell’estrazione dell’antimonio, attività che si è svolta nel sito in un arco temporale di oltre 70 anni tra il 1878 e il 1949.  L’antimonio, all’epoca utilizzato per essere utilizzato per l’industria bellica, in particolare nella fabbricazione di armi e proiettili, è un metalloide oggi considerato tossico, dato che può causare un avvelenamento simile a quello da arsenico. Inoltre spesso questa mineralizzazione si trova accompagnata da altri elementi ugualmente tossici (arsenico, mercurio, cobalto), le cui concentrazioni – assieme a quelle dell’antimonio – superano spesso i valori consentiti. Per motivi di sicurezza, dunque, è stata prevista una serie di opere finalizzate alla sistemazione e messa in sicurezza dei versanti della ex miniera, con la rimodellazione dei versanti, la realizzazione di una copertura finale multistrato “capping”, la regimazione delle acque meteoriche, nonché la realizzazione di una rete di intercettazione raccolta e un collettamento delle acque e dei renaggi da condurre ad un impianto di trattamento di tipo “Barriera Reattiva Permeabile” e di fitodepurazione, anche in funzione del possibile futuro recupero egli edifici e degli immobili legati alla passata attività mineraria. I lavori saranno eseguiti dalla HEXA GREEN s.r.l. di Noale (VE) per un importo contrattuale complessivo di 2.380.410,19 euro. La durata prevista è di 240 giorni dalla consegna.