Chiusi: in corso nel centro storico indagini geofisiche con un georadar per rilevare strutture archeologiche sepolte

A Chiusi  il centro storico è interessato da qualche giorno da una campagna di indagini geofisiche non invasive (georadar), condotte dalla ditta Radaring, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ABAP-SI che ha rilasciato al Comune la concessione. Questa tecnologia permette di mappare e rilevare senza scavare strutture archeologiche sepolte e di acquisire in breve tempo nuovi dati sulla topografia antica della città, facendo riemergere una parte ‘invisibile’ del centro storico. “Come per il nostro lago, investire in ricerca e tutela sul paesaggio urbano è fondamentale – ha commentato il sindaco Gianluca Sonnini -per sviluppare una progettualità sensibile al delicato rapporto che lega la città moderna a quella antica su cui essa è sovrapposta, valorizzandone al meglio le peculiarità nella loro sovrapposizione storica. I risultati della ricerca saranno resi noti in accordo con la Soprintendenza non appena i tecnici avranno elaborato i dati e concluso le acquisizioni sul campo, che nel primo stralcio comprenderà aree ad elevato potenziale archeologico come il Parco de I Forti, Largo Cacioli e Piazza Duomo, l’area della Domus romana e Porta Lavinia.”