Cortona: il 28 maggio concerto  de Il Mosaico a favore del Balletto ucraino “Veseli Cherevychky”

Il 28 maggio  l’Auditorium Sant’Agostino  a Cortona, ospiterà il concerto della Jugendorchester “Il Mosaico”, formazione svizzera, diretta dal Maestro Hermann Ostendarp.Si tratta di un concerto di beneficenza per la raccolta fondi a favore degli oltre 400 allievi e allieve della scuola di danza ucraina di Leopoli, diretta da Maria e Volodymyr Chmyr. Il Balletto giovanile “Veseli Cherevychky”, colpito e devastato, dal 2014 ad oggi, dall’attuale conflitto, è stato, tuttavia, premiato in numerosi concorsi internazionali, da Washington a Damasco. Padrino dell’evento cortonese e della solidarietà musicale internazionale è il direttore e pianista Andras Schiff che ha collaborato con l’Orchestra nel 2003, in occasione dell’esecuzione dell’opera per bambini Brundibár. L’opera fu composta nel 1938 da Hans Krása con i testi di Adolf Hoffmesiter e partecipó ad un concorso di opere per bambini. Fu rappresentata la prima volta nella Praga occupata dai bambini dell’Orfanatrofio Ebraico in Belgicka Street. La seconda rappresentazione di Brundibár si tenne a Hagibor nel 1942, prima dell’inizio delle deportazioni degli Ebrei della Boemia e della Moravia. Nel luglio 1943, lo spartito di Brundibár venne introdotto clandestinamente nel campo dove fu riorchestrato da Krása per gli strumentisti presenti e capaci di suonare. La prima esibizione della versione di Terezín si tenne il 23 settembre 1943 nell’ingresso delle baracche di Magdeburgo. Intuendo il potenziale propagandistico di questa enorme e popolare impresa artistica, i Nazisti organizzarono uno speciale allestimento di Brundibár per il film di propaganda Theresienstadt-eine Dokumentarfilm aus den jüdische Siedlungsgebiet (diretto da Kurt Gerron).  La stessa messa in scena venne adottata in occasione della visita del campo da parte della Croce Rossa Internazionale nel settembre 1944. Si tratta dell’ultima delle cinque performances tenutesi nel ghetto di Terezín; due settimane dopo, iniziarono le deportazioni degli artisti ad Auschwitz e in altri Paesi dell’Est, ponendo fine alla maggior parte della produzione teatrale del campo.Ecco perchè il Maestro Schiff, toccato nel profondo della sua memoria – come  ha raccontato – ha accettato, immediatamente, la richiesta di essere padrino del concerto cortonese dell’Orchestra “Il Mosaico”.