Il libro del mese di febbraio 2023: “La vera storia delle Foibe, una grande tragedia dimenticata”, di Giuseppina Mellace
Di Francesca Andruzzi
Dicono che i primi due mesi dell’anno siano i più difficili, anche dal punto di vista climatico. Difficile, sicuramente, è accettare l’idea dell’orrore che una parte dell’umanità ha posto in essere nei confronti dei propri simili; orrori che tornano ogni anno alla memoria proprio nelle Giornate ad essa dedicate – e che cadono nel mese di gennaio e in quello di febbraio, rispettivamente in ricordo di chi ha perduto la vita nei lager nazisti e di chi l’ha perduta nelle foibe – come una spada che trafigge cuori e menti. Due massacri dimenticati per decenni, da tutti. Molto tempo è stato necessario per giungere all’istituzione delle giornate della Memoria del 27 gennaio, di comune accordo tra tutti i Paesi aderenti alle Nazioni Unite, e del 10 febbraio, in Italia, con legge dello Stato. Ma, per entrambe, solo nei primi anni di questo secolo, che ha aperto le porte a un nuovo millennio. E in questo febbraio 2023, ci è sembrato giusto riservare attenzione a quello che si può definire un bellissimo libro, anche se il suo contenuto non ha bellezza nella propria sostanza, ma solo orrore. Alcuni capitoli sono dedicati alle donne che subirono, oltre alla odiosa pratica di gettare persone ancora vive nelle Foibe, anche una violenza preliminare fatta di stupri di gruppo. Non è un libro facile da leggere, nonostante l’accurata ricostruzione storica dell’autrice e lo stile scrittorio invidiabile. Non è facile ciò che ivi viene narrato. Naturalmente, la lettura di questo o di un altro libro sul tema non ha importanza. L’importante è sapere, conoscere ciò che accadde a migliaia di istriani e triestini. Non si conosce il numero esatto delle vittime. Le foibe sono più di millesettecento e non tutte sono state ispezionate. La tragedia che colpì, per mano umana, le genti Giuliane, Istriane, Fiumane e Dalmate parla di una violenza che travalica ogni immaginazione. Si fatica a pensare che l’essere umano possa arrivare a tanto in nome di una ideologia. Vi lasciamo alla lettura di questo o di altri libri sulla straziante vicenda delle Foibe. Stavolta non c’è una parola in particolare, un messaggio specifico che emerga dall’orrore delle Foibe. Non si può commentare ciò che è incommentabile. Solo un auspicio: che si arrivi presto alla istituzione di una Giornata della Memoria comune a tutte le vittime della cattiveria – che non può e non deve nascondersi dietro ideologie o bandiere per cercare in esse giustificazione – riconosciuta a livello mondiale. Perché le Vittime, in quella dimensione ultraterrena, sono tutte insieme. Anche questo non va dimenticato.