Pubblicato dalla Casa Editrice “ Tre Editori” il memoir “La famiglia Singer” di Maurice Carr  . La storia ‘magica’ di una famiglia di scrittori

All’inizio del secolo scorso il rabbino Pinhas Menahem, patriarca di una straordinaria famiglia di scrittori, i Singer, era solito ripetere ai suoi, nel mezzo di estreme condizioni materiali e sociali: “qualcosa verrà a salvarci, forse il Messia”. I figli più grandi – Esther, la maggiore, Israel Joshua e Isaac Bashevis – non credevano troppo all’avvento del Messia, e fuggirono appena possibile da una disperata Polonia rurale, trasferendosi una dopo l’altro in Europa occidentale e negli Stati Uniti. Solo il più piccolo, Moshe, rimase dov’era e scomparve durante la guerra in Siberia. Anni dopo, nel romanzo ‘La famiglia Moskat’, Isaac Bashevis Singer, che riceverà più tardi il Premio Nobel per la letteratura, farà dire a uno dei suoi personaggi: “Il Messia arriverà presto.”  .E di fronte allo sbalordimento dell’interlocutore spiegherà:”La morte è il Messia. Questa è la verità.” Una verità che traspare dal senso di tragedia che attraversa la straordinarietà quotidiana, costante nell’opera e nella storia di tutti i fratelli Singer, trasfigurata da una prodigiosa fantasia abitata da magici rabbini, seduttori, demoni e fantasmi. Un’epopea raccontata qui per la prima volta dal nipote, Maurice Carr, figlio di Esther,  in un’irripetibile avventura umana e letteraria. (Tre Editori, 230 pagine, 18 euro)