Rapolano: prossimi incontri in Regione, con Soprintendenza e Ministero della Cultura per rivedere il vincolo paesaggistico che blocca lo sviluppo economico
Il Comune di Rapolano Terme rafforza l’impegno per chiedere la revisione del vincolo paesaggistico su un lotto dell’area industriale del Sentino che ne impedisce la riqualificazione e lo sviluppo economico. Dopo la lettera inviata nei giorni scorsi all’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, e agli uffici regionali preposti ad ambiente, energia e inquinamento, nei prossimi giorni il sindaco Alessandro Starnini incontrerà le consigliere regionali Anna Paris ed Elena Rosignoli e il presidente del gruppo consiliare Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli, che fa parte anche della Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana. L’incontro sarà finalizzato alla preparazione di iniziative legislative per chiedere la revisione di alcune norme contenute nel Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati che possono vincolare interventi di recupero e riqualificazione di aree come quelle al centro della vicenda rapolanese. La prossima settimana, inoltre, sono previsti un incontro con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto per chiedere la revisione del vincolo paesaggistico ancora presente su alcuni lotti dell’area industriale del Sentino e un incontro a Roma con il Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura, Dario Franceschini. L’appuntamento romano è stato organizzato con la collaborazione di Riccardo Nencini, presidente della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, che sta sostenendo l’impegno del Comune di Rapolano Terme per favorire lo sviluppo economico del proprio territorio. “L’amministrazione comunale – afferma Alessandro Starnini, sindaco di Rapolano Terme – sta attivando tutti i soggetti coinvolti perché riteniamo inaccettabile che un vincolo paesaggistico blocchi la riqualificazione di un’area degradata e il suo sviluppo economico, con ricadute in termini di occupazione e benefici per il territorio. Il vincolo in questione è presente nella zona industriale del Sentino e nell’area adiacente dal 1976 ma fino a oggi, con il parere favorevole della Soprintendenza, questo non ha impedito di accogliere realtà industriali in forte espansione. Per questo motivo, non comprendiamo la decisione della Regione Toscana che blocca ogni prospettiva di sviluppo”. La vicenda riguarda una porzione di circa 4 ettari nella zona industriale del Sentino che da anni versa in condizioni di degrado. Nei mesi scorsi, dopo essere stata messa in vendita, l’area ha attratto l’interesse di alcune realtà industriali attive nel recupero di materiali, in particolare pneumatici, che potrebbero riqualificare la zona e offrire nuovi posti di lavoro. Il terreno in questione è una porzione marginale di un’area più vasta sottoposta dal 1976 a vincolo paesaggistico e il Comune di Rapolano Terme ha chiesto alla Regione Toscana di poterlo superare e di chiedere il parere alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per dare avvio agli investimenti già previsti, nel rispetto del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati che prevede, a oggi, la presenza di attività di economia circolare preferibilmente in zone industriali prive di vincolo paesaggistico.