Siena: Alessandro Masi, capogruppo Pd, “bilancio sovvenzionato ma ancora non programmato”

dal capogruppo comunale del Pd di Siena Alessandro Masi riceviamo e pubblichiamo

“Le variazioni  all’esame dell’odierno consiglio comunale confermano l’andazzo del governo del bilancio di questa Amministrazione, adattato volta per volta con quel che arriva e con quel che viene deciso giorno per giorno. Anche le ultime variazioni confermano un bilancio sostanzialmente ‘sovvenzionato’, sino a qui con i contributi COVID  del penultimo Governo, e che l’anno scorso il nostro Comune non è riuscito completamente a spendere e che sono andati in avanzo e oggi si incominciano a tirare fuori. Purtroppo, come tante volte lamentato, il Comune si limita in questa emergenza a redistribuire le risorse ricevute sotto forma di agevolazioni, invece di costruire servizi e risposte strutturate per un welfare della Città che ha cambiato tempi e bisogni, in una crisi che si avvia a mordere con le sue inesorabili scadenze, avendo esaurito tutti i possibili appelli e sospensive, soprattutto per il lavoro e gli affitti . Questa volta, come deficit di programmazione salta all’occhio il ricorso al fondo di riserva per l’esternalizzazione dell’asilo nido comunale delle Biciancole, la prima esternalizzazione nella straordinaria esperienza dei servizi educativi comunali nella nostra Città. Purtroppo si teme anche per il futuro, visto che non ci sono in vista concorsi per il personale comunale docente e non docente.  Ma una scelta di questo tipo, che incide su un servizio primario e sulla continuità educativa delle bambine e dei bambini, che smonta una comunità educativa e ricolloca  il personale docente e non docente sinora in servizio in quella struttura presso le altre scuole comunali, come fa a non essere correttamente programmata nella sua natura di investimento ordinario e a sostenersi, invece, con l’utilizzo del fondo di riserva, che serve invece alle spese urgenti? Oltretutto, si va ad utilizzare il fondo di riserva per qualcosa che non dovrebbe essere un urgenza e, se così, vogliamo capire le motivazioni. Sembrerebbe che, visto che questa prima esternalizzazione non può non essere stata una cosa amministrativamente programmata, non siano bastati i soldi.     C’è da capire quali siano state le motivazioni di urgenza per il prelievo dal fondo di riserva e, soprattutto, se verrà rimpinguato per nuove e ulteriori operazioni non urgenti. Sarebbe utile avere contezza dell’attuale ammontare dello stesso. Nel richiedere quindi conferma del rispetto dei parametri dopo queste variazioni, si ribadisce la nostra preoccupazione sulla mancanza di programmazione e, soprattutto, sul confondere la programmazione ordinaria con l’urgenza”.