Siena : elezioni comunali ; candidato sindaco Fabio Pacciani (Polo Civico) a Isola d’Arbia presenta progetto per l’ex Idit, “da ecomostro a risorsa; diventerà un hub per ciclisti, camminatori e rivoluzionerà la mobilità”

Un progetto complessivo di riqualificazione urbana che dia una nuova funzione e restituisca alla comunità la struttura dell’ ex “Industria di disidratazione Isola Tressa” (Idit) a Isola d’Arbia. È quello che è stato presentato  da Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena e dall’architetto Stefano Neri, ideatore del progetto di recupero. Nell’idea di Neri, il silos dell’ex – Idit, che si innalza per 75 metri e che oggi molti considerano una ‘cattedrale nel deserto’ diventerebbe un faro urbano per l’area a sud di Siena e un punto di riferimento per le migliaia di ciclisti e cicloamatori che, ogni anno, arrivano a Siena per visitare la città e i suoi territori o per partecipare a uno degli eventi internazionali dedicati alle due ruote, come l’Eroica o le Strade bianche. Non solo. Il recupero di questo reperto di archeologia industriale, costruito negli anni Sessanta e dismesso negli anni Settanta, darebbe ulteriore pregio e bellezza a una delle zone più suggestive del cammino della Francigena. L’antica via Romea è, ancora oggi, attraversata da migliaia di pellegrini e appassionati che troverebbero nel nuovo progetto non più un “grattacielo abbandonato” tra Siena e la Valdarbia, ma un vero e proprio gioiello contemporaneo, riqualificato e funzionale al cammino. L’ex Idit – sottolinea Pacciani – è il punto di confluenza di tre elementi che consideriamo strategici per il futuro della città: L’Eroica, le Strade bianche e la via Francigena. Ed è anche per questo che ci vogliamo puntare con forza”. “L’obiettivo – sottolinea Pacciani – è realizzare un progetto complessivo e strategico capace di ridare dignità e una nuova destinazione d’uso all’intera struttura. Tutta l’area intorno al silos acquisirebbe una nuova funzione culturale per Siena e per i comuni contermini. Il progetto non nasce oggi, ma è frutto di un lavoro sviluppato alcuni anni fa dell’architetto Neri. Un progetto nel quale noi crediamo molto e che, se saremo chiamati ad amministrare la città porteremo avanti con l’obiettivo di una rigenerazione complessiva di tutta l’area a sud di Siena. Per dare sostenibilità, anche economica, a questa idea dovremo dar vita a una collaborazione tra pubblico e privato che riesca, in tempi certi, a realizzare l’opera. Il progetto non è semplice, serve la volontà politica. E noi vogliamo restituire alla comunità quello che oggi è un simbolo di degrado e abbandono”.