Siena: entrato nel vivo il Festival della Salute con i saluti del sindaco De Mossi, del presidente della regione Giani , il direttore generale dell’Asl TSE D’Urso, il presidente della Provincia Franceschelli e il Magnifico Rettore dell’Università Frati

Il Festival della Salute, a Siena per il secondo anno consecutivo, oggi è entrato nel vivo al Teatro dei Rozzi con la cerimonia di apertura, officiata dal conduttore televisivo Claudio Sottili . Dopo l’introduzione dell’assessore alla Salute del Comune di Siena, Francesca Appolloni, il sindaco Luigi De Mossi ha puntato l’attenzione sull’importanza di Siena come punto di riferimento per la salute futura, potendo già contare su una solida base di scienza, ricerca e innovazione. «È un onore per la nostra città essere protagonista di un Festival dedicato alla salute e alla ricerca. Tanti i professionisti e gli studiosi che si succederanno in molti luoghi della nostra città. Una vera e propria tavola rotonda che deve porre le basi per la salute futura, partendo dal periodo in cui ci troviamo adesso, ancora condizionato dal Covid 19. In questo le istituzioni devono assumere un ruolo fondamentale, cercando di lavorare in sinergia con tutte le parti coinvolte. Altri temi per noi importanti, sui quali questa Amministrazione sta lavorando con attenzione e che saranno al centro del Festival della Salute sono la Scienza, ricerca e innovazione. Sono tutti punti fondamentali per costruire l’avanguardia dei prossimi anni a partire proprio da Siena, un contesto carbon free, a basso impatto industriale, perfetto quindi come centro di sperimentazione per l’innovazione e la ricerca. È necessario partire da qui, quindi dal Distretto delle Scienze della Vita, passando per l’Azienda ospedaliera-universitaria e raggiungere con questa avanguardia tutta la Regione, guardando oltre i singoli campanili”. Poi Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha riconosciuto il ruolo predominante di Siena nel campo della ricerca scientifica, soprattutto in quello farmacologico, ricordando il ruolo determinante della TLS, Tuscany Life Sciences, nello studio delle cellule monoclonali per combattere il Covid-19.  «Non potevamo scegliere una sede più appropriata dove svolgere la seconda parte dell’edizione 2021 del Festival della Salute – ha detto – che si concentrerà in particolare sulla salute futura, tra scienza e innovazione. Siena, oltre che sede universitaria, è infatti il fulcro della Farma valley toscana e vi ha sede TLS, la Tuscany Life Sciences, che ha avuto e sta avendo un ruolo determinante nello studio delle cellule monoclonali per combattere l’infezione da Covid, il virus che da oltre due anni sta condizionando le nostre vite e le nostre scelte. Se una lezione possiamo trarre dall’esperienza che abbiamo fatto attraverso le scelte compiute per contrastare la pandemia, è che dobbiamo far tesoro di ciò che abbiamo imparato per predisporre le soluzioni e ripensare l’organizzazione del nostro sistema sanitario. La Toscana, da questo punto di vista, può vantare solide tradizioni, eccellenze a livello nazionale e internazionale, un solido e ben organizzato Sistema sanitario che gli ha permesso di reggere le ondate pandemiche e di garantire le migliori cure a tutti i suoi cittadini. Anche recenti sondaggi, se mai ce ne fosse stato bisogno, testimoniano dell’apprezzamento da parte dei cittadini della Toscana del nostro Sistema sanitario, che resta quello più pubblico e universalistico d’Italia e che ha dimostrato grande capacità di tenuta anche durante la pandemia. Non sono certo mancati, come ovunque nel mondo, momenti di reale difficoltà di fronte ad uno scenario non soltanto inatteso ma anche inedito e di fronte ad un virus rispetto al cui comportamento gli stessi scienziati non avevano esperienze. Nonostante ciò abbiamo retto l’urto, risalito le classifiche e possiamo dire di essere di nuovo nel gruppo delle Regioni di testa per tutti gli indicatori e primi in Italia per alcuni, a partire dal numero di vaccinati”.“Voglio tuttavia ribadirlo qui – ha aggiunto Giani -: non dobbiamo deflettere dal nostro impegno, volto a convincere un numero sempre maggiore di cittadini a vaccinarsi, a partire da coloro che, sbagliando, non l’hanno ancora fatto. Ed è fondamentale, così come stiamo facendo, procedere speditamente con le terze dosi alle quali stiamo dedicando il nostro impegno. Manca davvero poco al traguardo dell’immunità di gregge, meta possibile e che occorre continuare a perseguire con determinazione. È fondamentale investire nel personale. Infatti, per riuscire a realizzare quanto è previsto dal Pnrr, oltre agli investimenti su strutture e tecnologie servono risorse per nuove assunzioni di medici, di infermieri e di tutte le altre figure necessarie per dare corpo al rafforzamento della sanità territoriale e far vivere le future Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità”. Quindi  Antonio D’Urso (direttore generale Asl Toscana Sud Est)ha  allargato lo sguardo all’ambiente, e alla sua importanza in relazione alla salute dell’uomo. «Questo Festival, in ogni sua edizione – ha detto -, è stato occasione per fare il punto sul presente e sul futuro della sanità italiana. Oggi lo è in modo particolare. Covid e PNRR ci pongono di fronte alla necessità di scelte strategiche: la sanità dei prossimi decenni va disegnata oggi. Penso ovviamente  a visioni, strutture, modelli gestionali. Ma penso anche ad una nuova e diffusa cultura della salute. La prima parte del Festival sarà dedicata al rapporto tra ambiente e salute con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini. La seconda alla scienza e alla ricerca. Se facciamo convergere questi due temi, entriamo nella cronaca di oggi e cioè a come i cittadini vivono il tema della salute. Alcune piazze e molte proteste rendono evidente che non sempre la scienza, la coesione sociale, il bene comune guidano le scelte. Il futuro della sanità è anche nella sua capacità di informare e convincere, di affermare la scienza quale unica stella polare nelle scelte in materia di salute». Infine Silvio Franceschelli, presidente della Provincia di Siena, ha ribadito l’omogeneità del servizio ai territori mentre Francesco Frati, magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena ha detto: “Scienza, ricerca e innovazione per la salute futura riassumono l’Università. Sono comparti in cui ci impegniamo per mettere i risultati a disposizione dei cittadini. Questa missione dell’Università ha una storia lunga, dalla seconda metà dell’Ottocento, quando si cominciava a creare sinergia tra ricerca e parte assistenziale. Una sinergia che è stata utile alla nascita delle strutture ospedaliere universitarie in Italia. Orgogliosi della partecipazione dei nostri docenti al Festival perché innanzitutto mettono a disposizione la loro professionalità con passione ed entusiasmo. Il “prof” universitario, il medico in particolare, ha la fortuna di far convergere in sé professionalità e umanità”.