Siena :Mps; il Cda approva i risultati consolidati al 31 marzo 2024. Ulteriore miglioramento della performance operativa nel 1° trimestre dell’anno, spinta dall’accelerazione delle commissioni. Utile netto pari a 333 milioni di euro, in crescita del +41,2%

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”), conclusosi ieri sera sotto la presidenza dell’Avv. Nicola Maione, ha esaminato ed approvato i risultati al 31 marzo 2024. I risultati di conto economico di Gruppo al 31 marzo 2024 Al 31 marzo 2024 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 1.013 mln di euro, in aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre soprattutto alla crescita del margine di intermediazione primario, che si pone in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+16,4%) sia sulle commissioni nette (+10,1%). I ricavi del primo trimestre 2024 crescono di 20 mln di euro rispetto al trimestre precedente trainati dalle commissioni nette (+8,9%), che hanno più che compensato la dinamica del margine di interesse (-2,8%). Il margine di interesse al 31 marzo 2024 è risultato pari a 587 mln di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (+16,4%). Tale crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli. In particolare, nei rapporti con banche centrali, al 31 marzo 2024 è stato contabilizzato un beneficio netto pari a 21 mln di euro, rispetto al costo netto di 50 mln di euro del corrispondente periodo del 2023. Tale beneficio riflette tra le altre cose la dinamica della posizione netta verso BCE, passata da un saldo passivo pari a 5,9 mld di euro al 31 marzo 2023 ad un saldo attivo pari a 2,9 mld di euro al 31 marzo 2024. Le positive dinamiche sopra citate sono state in parte compensate dal maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del rinnovato ricorso al mercato istituzionale e, nel comparto commerciale, dall’incremento del costo della raccolta da clientela. Il margine di interesse del primo trimestre 2024 si pone in leggero calo rispetto al trimestre precedente (-2,8%) prevalentemente per effetto delle dinamiche di crescita dei volumi della raccolta, che si riflettono peraltro nel maggior contributo netto dei rapporti con banche centrali e del portafoglio titoli. In particolare, nei rapporti con banche centrali, il beneficio netto è passato da 7 mln di euro del quarto trimestre 2023 a 21 mln di euro del primo trimestre 2024. Tale beneficio riflette tra le altre COMUNICATO STAMPA 3 cose la dinamica della posizione netta verso BCE, passata da un saldo passivo pari a 0,7 mld di euro al 31 dicembre 2023 ad un saldo attivo pari a 2,9 mld di euro al 31 marzo 2024. Le commissioni nette al 31 marzo 2024, pari a 365 mln di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (+10,1%). Il positivo andamento è riconducibile soprattutto al comparto delle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+18,3%), che beneficia della ripresa del risparmio gestito (+25 mln di euro). In crescita anche le commissioni afferenti l’attività bancaria commerciale, grazie al contributo dei finanziamenti e garanzie. Il risultato del primo trimestre dell’esercizio 2024 è superiore rispetto al trimestre precedente (+8,9%), grazie ai maggiori proventi registrati nel comparto delle attività gestione/intermediazione e consulenza (+25,7%) ascrivibili principalmente al risparmio gestito. I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni al 31 marzo 2024 ammontano a 19 mln di euro e risultano stabili rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,3 mln di euro). Il risultato del primo trimestre 2024 si pone in riduzione rispetto al trimestre precedente (-15 mln di euro), in relazione alla minore contribuzione derivante dalle società assicurative. Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 31 marzo 2024 ammonta a 34 mln di euro, in crescita sia rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (+9 mln di euro), sia rispetto al trimestre precedente (+22 mln di euro). Al 31 marzo 2024 gli oneri operativi sono risultati pari a 462 mln di euro, sostanzialmente stabili rispetto al corrispondente periodo del 2023 (-0,6%) e in riduzione rispetto al quarto trimestre 2023 (- 4,7%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue: – le spese per il personale, che ammontano a 305 mln di euro, risultano superiori rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente (+5,9%), come conseguenza dei maggiori oneri conseguenti al rinnovo del CCNL. L’aggregato si pone invece in calo rispetto al trimestre precedente (-5,1%), che era stato penalizzato dagli effetti del citato rinnovo del CCNL, aventi decorrenza 1° luglio 2023 e contabilizzati dopo la firma del contratto del 23 novembre 2023; – le altre spese amministrative, che ammontano a 115 mln di euro, risultano in calo rispetto al 31 marzo 2023 (-13,8%), grazie anche alla messa a regime di un processo rigoroso di governo della spesa.   Anche il confronto con il trimestre precedente evidenzia una riduzione (-3,9%); – le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 42 mln di euro al 31 marzo 2024 e risultano in flessione sia rispetto al 31 marzo 2023 (-2,5%) che rispetto al trimestre precedente (-4,6%). Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 551 mln di euro, in crescita sia rispetto al 31 marzo 2023 (pari a 414 mln di euro), sia rispetto al trimestre precedente (pari a 508 mln di euro). Le imposte sul reddito di periodo sono pari a -4 mln di euro (+15 mln di euro l’importo rilevato al 31 marzo 2023) imputabile alla fiscalità conseguente al risultato economico di periodo al netto del provento da valutazione delle DTA. Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 31 marzo 2024 Al 31 marzo 2024 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 192,8 mld di euro, in crescita di 5,3 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è stata registrata sia sulla raccolta diretta (+2,1 mld di euro) sia sulla raccolta indiretta (+3,2 mld di euro). La raccolta indiretta commerciale si è attestata a 89,9 mld di euro, in aumento di 3,4 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2023, per l’effetto combinato della crescita del risparmio amministrato (+2,1 mld di euro) e del risparmio gestito (+1,2 mld di euro). Nel confronto con marzo 2023 la raccolta indiretta commerciale risulta in aumento (+8,1 mld di euro) trainata dalla crescita del risparmio amministrato (+6,6 mld di euro), registrata principalmente sulla componente dei titoli di stato, e in misura minore del risparmio gestito, in aumento di +1,6 mld di euro. Al 31 marzo 2024 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 78,4 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (+1,6 mld di euro) principalmente per effetto dell’incremento dei PCT (+1,0 mld di euro) e degli altri finanziamenti (+0,4 mln di euro). Risultano sostanzialmente stabili i conti correnti (-0,1 mld di euro), i mutui (+0,2 mld di euro) e la componente dei crediti deteriorati (+0,1 mld di euro). Anche nel confronto con il 31 marzo 2023, l’aggregato risulta in lieve crescita (+0,7 mld di euro).