Siena: Palio; Massimo Mori (Fdi), “non ha funzionato nulla. Caro sindaco io non ci sto e come me non ci stanno migliaia di senesi”

Da Massimo Mori, dirigente di Fdi provinciale, riceviamo e pubblichiamo

“Palio di Siena del 2 luglio, che schifezza! Non ha funzionato nulla, ci sono stati tanti e tali errori che nessun senese riesce a ricordare; il tufo che sembrava la terra delle nostre strade sterrate, assolutamente incapace di stare insieme, e poi? Vi pare logica la presenza di otto cavalli su dieci senza alcuna esperienza di piazza? In questo caso di chi è la colpa? Dei capitani? Dei proprietari ? o di chi?  Come si dice a Siena la più bella donna era la colpa, ma che però morì zitella e allora smettiamo di cercare le colpe e mettiamoci subito a lavoro per cercare le soluzioni. Agosto è vicino e dovesse ripetersi una situazione analoga, sarebbe solo l’inizio della fine. Caro sig. sindaco io non ci sto e come me non ci stanno migliaia di senesi contradaioli, potete sbagliare sulle strade, sull’ambiente, su tutto quello che volete, ma non vi permetteremo  di rifare un macello del genere, e penso al dramma della contrada della civetta che la sera della prova generale nonostante la contrarietà della contrada viene costretta a correre per poi comunicargli la mattina successiva ,ma solo alle ore nove, che non correrà il palio. Il palio merita altro, per i senesi è come la propria famiglia, guai a chi la offende attraverso trascuratezza e superficialità, e questa è la sensazione che si ricava, tanta, troppa superficialità, oppure esagerata incompetenza, ma chi c’è a capo di tutto questo? Solo l’amministrazione comunale  e nessun altro soggetto. Va bene e siamo tutti d’accordo, i cavalli vanno tutelati, poi vanno tutelati e protetti pure i fantini, poi chi vogliamo tutelare? Il mossiere certamente no, ha fatto sbagli clamorosi, impossibili da accettare e non lo vorremmo rivedere in piazza né ad agosto né mai.Insomma alla fine di tutte le chiacchiere, un responsabile esiste, almeno nel luogo comune del pensiero esiste eccome, il sindaco, che forse non ha colpe, ma di certo la responsabilità è solo e soltanto sua.”