Siena: Rete Ready; capogruppo consiliare Pd Giulia Mazzarelli, “la sindaca non ha capito che l’adesione alla Rete Re.a.dy non è un semplice formalità, ma la dimostrazione di voler nei fatti, e non solo a parole, lavorare con impegno e soprattutto in una dimensione di rete, per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere”

La capogruppo consiliare del Pd di Siena Giulia Mazzarelli, in una dichiarazione, ha replicato alla sindaco Nicoletta Fabio che , rispondendo a una interrogazione dei Dem , ha spiegato di non  aver voluto aderire nuovamente alla Rete Ready . “La sindaca di Siena ha spiegato di non voler aderire nuovamente alla Rete, riprendendo di fatto- ha ricordato la Mazzarelli –  le motivazioni del 2019 e sostenendo che fosse inutile l’adesione ad un atto puramente simbolico e formale. Troviamo questa decisione in perfetta continuità con la precedente amministrazione, ma anche con il governo nazionale, che ha esasperato nella sua comunicazione istituzionale la retorica anti LGBTQIA+, sessista e reazionaria anche grazie alle recenti esternazioni del presidente del Senato su via Rasella e sull’accusa di stupro rivolta al figlio, o a quelle del parlamentare di Fratelli d’Italia Donzelli, riguardo alle affermazioni contenute nel libro del generale Vannacci.  Quello che la sindaca non ha capito, e di questo ci dispiace, è che l’adesione alla Rete Re.a.dy non è un semplice formalità, ma la dimostrazione di voler nei fatti, e non solo a parole, lavorare con impegno e soprattutto in una dimensione di rete, per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. In generale riscontriamo a livello nazionale un clima preoccupante sui diritti e crediamo che occorrano strumenti efficaci per combattere fenomeni di omofobia, violenti, e razzisti.Vedremo nelle azioni che il Comune intraprenderà in questo senso, se la sindaca sia davvero intenzionata, come dice, a combattere gli stereotipi e lavorare sul tema dell’inclusione: questa sarebbe stata un’occasione concreta per dimostrarlo, ma quello che è stato detto è ciò che temevamo da un’amministrazione di destra, nulla di nuovo sotto il sole. Adesso ci aspettiamo da parte di tutte le associazioni sensibili a questo tema e anche dalle altre forze politiche di minoranza – ha concluso -un’azione politica forte di iniziative e controllo sull’operato dell’amministrazione Fabio”.