Siena: sicurezza sui luoghi di lavoro; il Consiglio Comunale  approva una mozione con 26 voti favorevoli e 4 astensioni

Il Consiglio Comunale ha approvato, durante la seduta di oggi, martedì 5 marzo, una mozione sull’attività del Comune di Siena per l’implementazione dei processi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il documento è stato approvato con ventisei voti favorevoli e quattro astenuti su un totale di trenta consiglieri presenti.  La mozione è stata presentata dai consiglieri dei gruppi Progetto Siena (Anna Ferretti, Adriano Tortorelli), Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Luca Micheli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi) ed è stata emendata dai consiglieri comunali del gruppo Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Monica Crociani, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Sarah Campani). L’emendamento, approvato con ventisei voti favorevoli e quattro astenuti su trenta presenti, è stato firmato anche dai consiglieri del gruppo Le Biccherne Michele Cortonesi e Leonardo Pucci.  Il documento impegna il Sindaco di Siena e la giunta a “sostenere e diffondere tutte le iniziative promosse da enti, aziende, sindacati con scopo di formazione e informazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo a disposizione spazi ed eventuali professionalità presenti all’interno dell’amministrazione”. Inoltre si impegna l’amministrazione comunale a “incentivare l’adozione di modelli condivisi con le autorità competenti, sui cantieri appaltati dall’amministrazione o dalle società partecipate, finalizzati alla semplificazione dei controlli e al monitoraggio degli infortuni e delle inadempienze eventualmente generate” e “aprire un tavolo permanente con le istituzioni più coinvolte nel tema sicurezza: Asl, Ispettorato del lavoro, hall, Forze dell’ordine preposte, Sindacati, Associazione Industriali, Provincia, Ance, Cna, per monitorare il fenomeno degli incidenti sul lavoro”. Il documento parla anche di “ chiedere alla Prefettura di attivare un tavolo contro il caporalato perché il reclutamento di personale non corretto incide in modo importante sull’origine degli incidenti” e, infine, “tenere aperto un canale di comunicazione con il governo centrale per monitorare ed eventualmente formula proposte da inoltrare attraverso i canali istituzionali in vista dei prossimi interventi in materia già annunciati”. Nelle premesse del documento si legge che “ogni tipo e ogni luogo di lavoro può presentare rischi per la salute e l’incolumità dei lavoratori. Dai cantieri edili, grandi e piccoli, a quelli industriali e artigiani, dalle piattaforme piattaforme logistiche, dove si movimentano masse di merci e materiali, alte aziende farmaceutiche e ai laboratori dove esistono rischi di esposizione e contagio dovuti ad agenti chimici e biologici. E’ importante affermare e ribadire una cultura della ‘sicurezza’ che coinvolga tutta La cittadinanza e che permei tutto il mondo del lavoro, dai giovani che si avvicinano a questo mondo con i tirocini, ai lavoratori ormai vicini alla pensione, che forse trattano a volte con sufficienza questo tema. Dalla rilevazione dei dati emerge che in questo inizio anno ci sono stati già 145 incidenti mortali, e il crollo della trave nel cantiere Esselunga di Firenze, ha messo in risalto quanto questo tema sia importante da affrontare e da gestire nella sua complessità. Questo senza dimenticare che la Toscana nel panorama italiano è comunque avanguardia nella cura della sicurezza del lavoro”. “Il Decreto legislativo 81 del 2008 (‘Testo unico sulla sicurezza sul lavoro e successive modifiche’), – dice la mozione – riprende i principi dell’articolo 32 della Costituzione quando afferma che il diritto alla salute e all’integrità fisica è un diritto fondamentale dell’uomo, dell’articolo 35 in cui si garantisce la tutela del lavoro, e dell’articolo 41 dove si sostiene come l’iniziativa economica privata, ‘non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale e in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana’. Il Decreto legislativo 81 ha avuto come obiettivo quello di stabilire regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, quali essi siano. ‘Lla sicurezza sul lavoro è la condizione di far svolgere a tutti coloro che lavorano, la propria attività lavorativa in sicurezza, senza esporli a rischio di incidenti o malattie professionali’”. Il documento ricorda anche gli obblighi attribuiti al datore di lavoro “di cui la maggior parte delegabili a eccezione dell’elaborazione del Documento di valutazione dei rischi (Dvr) e la designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi (Rspp)”. “Il Codice degli appalti – recita l’atto – nella sua ultima versione 2023, legiferata per snellire le pratiche burocratiche e accelerare i processi produttivi, ha introdotto il subappalto a cascata, ossia la possibilità per i subappaltatori di ricorrere a loro volta al subappalto. Nell’articolo 119 del nuovo codice il divieto di subappalto del vecchio codice si trasforma in possibilità, a discrezione della stazione appaltante. Al comma 17 si legge, infatti: le stazioni appaltanti indicano nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto che, pur subappaltabili, non possono formare oggetto di ulteriore subappalto. In definitiva, spetta alla stazione appaltante indicare già nel contratto di appalto quali sono i lavori che non possono essere oggetto di subappalto a cascata. Questa apertura normativa genera dunque situazioni come quella verificatasi al cantiere Esselunga di Firenze con sessanta ditte presenti”.

“Il governo italiano – si legge ancora -, a seguito di contestazione da parte della Commissione Europea circa l’incompatibilità di alcune disposizione contenute nel Decreto legislativo 50/2016, vecchio Codice dei Contratti, in particolare: il limite quantitativo generale del trenta per cento alle prestazioni subappaltabili e il divieto generale per i subappaltatori di fare ricorso a loro volta al subappalto legittimando quindi il così detto subappalto ‘a cascata’, ha dovuto ‘ritoccare’ la normativa in materia di subappalto approvando il Decreto legislativo che all’articolo 119 liberalizza di fatto l’istituto secondo le indicazioni della Commissione”. “A seguito della tragedia sul lavoro – si legge ancora – verificatesi nei giorni scorsi a Firenze, il Ministro del lavoro Marina Calderone ha presentato all’interno del decreto sul Pnrr nel corso dello scorso Consiglio dei Ministri del 26 febbraio novità in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro che riguardano l’introduzione dal prossimo ottobre della patente a punti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Inoltre è all’esame della Camera dei Deputati un disegno di legge, relativo all’introduzione nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro”.