Siena :Toscana Life Sciences Sviluppo annuncia la fase II/III di sperimentazione clinica per l’anticorpo monoclonale anti Covid-19. I test clinici coinvolgeranno oltre 800 pazienti con infezione da Coronavirus SARS-CoV-2  in 14 centri sperimentali del Paese

Il Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab di Fondazione Toscana Life Sciences, coordinato dal Dottor Rino Rappuoli, ha iniziato la sua attività di ricerca a fine 2018 grazie a un ERC Advanced Grant di 2,5 milioni di euro per un progetto dedicato alla antibiotico-resistenza. Da fine marzo 2020 ha avviato una nuova linea di ricerca per sviluppare anticorpi monoclonali per la cura dell’infezione da coronavirus SARS-CoV-2. Il team di ricerca del MAD Lab oggi è formato da circa 20 ricercatori. L’attività del MAD Lab si è concentrata sull’identificazione e lo sviluppo degli anticorpi monoclonali selezionati dal sangue di pazienti convalescenti, curati all’istituto Spallanzani di Roma e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese. Una collaborazione che, grazie alla stipula dei protocolli e nel rispetto di tutti i regolamenti, ha portato nei laboratori di TLS oltre 4.000 cellule B, dal cui processo di analisi, selezione e sperimentazione sono stati selezionati circa 450 anticorpi. Fino ad arrivare all’individuazione prima dei 3 anticorpi più promettenti e, dopo ulteriori indagini, alla scelta di un unico anticorpo monoclonale: il MAD0004J08. Il progetto è stato possibile grazie a risorse derivanti dalla Regione Toscana erogate nell’ambito del Centro Regionale di Medicina di Precisione (C.Re.Me.P.), a risorse provenienti da una raccolta fondi pubblica e, successivamente, ad un ulteriore finanziamento dall’EU Malaria Fund, supportato anche dalla Fondazione MPS, che ha consentito lo sviluppo industriale dell’anticorpo, nel quadro di una joint venture tra AchilleS Vaccines, destinataria delle risorse del fondo, e la Fondazione TLS. Gli anticorpi monoclonali umani. Si tratta di prodotti già ampiamente impiegati in terapia tumorale. Recentemente sono stati usati anche per curare malattie infettive e nel caso dell’infezione da Ebola hanno rappresentato la prima e unica soluzione terapeutica e profilattica. Riguardo all’impiego contro SARS-CoV-2, gli anticorpi monoclonali possono rappresentare una terapia ma anche uno strumento di prevenzione (si parla di infatti profilassi passiva). L’anticorpo monoclonale è, dunque, capace di garantire un’immunizzazione passiva, come se fosse una sorta di scudo, oltre a poter essere usato come strumento di diagnosi, utile per sviluppare, per esempio, test diagnostici.

[1] Lista dei centri sperimentali fase II/III: Dipartimento Epidemiologia e Ricerca Pre-Clinica  Istituto Nazionale Malattie Infettive IRCCS “Lazzaro Spallanzani” (Roma), UO Malattie Infettive Azienda USL Ospedale ”Guglielmo da Saliceto” (Piacenza), SC Pneumologia Ospedale di Cattinara (Trieste), Infectious Diseases Unit Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo (Pavia), Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi di Foggia (Foggia), Dipartimento di Biotecnologie Mediche Università di Siena Policlinico Santa Maria alle Scotte (Siena), Malattie infettive ASL di Vercelli Ospedale Sant’Andrea (Vercelli), Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica – Sezione di Malattie Infettive AOU Integrata di Verona (Verona), Infectious Diseases Unit Dipartimento di Medicina Interna  Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Milano), Malattie Infettive ed Epatologia  Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma (Parma), UO Malattie Infettive Ospedale Cisanello AOU Pisana (Pisa), Malattie Infettive e Tropicali  Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi (Firenze), UOC Infezioni Sistemiche e dell’Immunodepresso P.O. “D. Cotugno”  Azienda Ospedaliera dei Colli (Napoli), Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati (Avellino).