Toscana : Covid; in commissione il direttore regionale della Sanità Federico Gelli ha sottolineato che la variante Omicron rappresenta in Toscana almeno il 75 per cento dei casi, e che su 10 ricoverati in terapia intensiva 1 è un vaccinato anziano e/o fragile, 9 sono non vaccinati

Anche la Toscana è investita dall’ondata pandemica. L’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, intervenuto ieri in commissione Sanità, ha  risposto alle numerose domande dei consiglieri, confermando cha la nuova variante ha una diffusione rapida e significativa ma che, al momento, gli effetti sanitari vedono un incremento delle ospedalizzazioni però non dei ricoveri in terapia intensiva. “È certo – ha ribadito – che se il contagio cresce esponenzialmente nell’ottica dei grandi numeri anche i ricoveri cresceranno, dunque è scattato lo stato di allerta del sistema sanitario regionale”.In sofferenza risultano essere i sistemi del “testing” e del tracciamento: con numeri quintuplicati in poco tempo si registrano difficoltà ad accedere ai tamponi e a tracciare i contatti”. Il direttore regionale della Sanità Federico Gelli (foto)  ha poi sottolineato che la variante Omicron rappresenta in Toscana almeno il 75 per cento dei casi, e che su 10 ricoverati in terapia intensiva 1 è un vaccinato anziano e/o fragile, 9 sono non vaccinati. Il direttore ha ricordato che sono tre le filiere su cui la Regione è impegnata: la vaccinazione, il tracciamento, i tamponi. La vaccinazione prosegue a pieno ritmo, ponendo la Toscana tra le migliori regioni in Italia per numero di dosi somministrate. “Puntiamo a fornire le dosi in maniera interattiva rispetto alla domanda – ha detto Gelli – considerando che dal 10 gennaio sarà possibile fare il booster dopo 4 mesi e questo farà aumentare le richieste”. Il tracciamento è in difficoltà. “Per questo – ha spiegato il direttore – stiamo potenziando, secondo un modello industriale, le tre centrali di Firenze, Arezzo e Carrara. Quella di Firenze, che era stata smantellata, è in fase di installazione al Mandela Forum. Abbiamo dato inoltre indicazioni di stabilire delle priorità nel tracciamento: prima i casi positivi non vaccinati, poi i casi positivi vaccinati, infine i contatti stretti”.Per quanto riguarda i tamponi “stiamo approntando un sistema flessibile con l’obiettivo di raggiungere la possibilità di effettuare fino a 100mila tamponi al giorno”. Al potenziamento della produzione di tamponi molecolari e antigenici da laboratorio (circa 25mila) si affiancheranno gli antigenici rapidi eseguiti nelle farmacie, nelle strutture private accreditate, dalle associazioni di volontariato e anche dai medici di famiglia, con cui è stato stretto un accordo in questo senso, nei loro ambulatori. La nuova circolare inviata alle aziende sanitarie, infine, vieta l’accesso a visitatori e parenti salvo situazioni di particolare fragilità (debitamente vagliate e autorizzate) nelle strutture sanitarie.