Toscana; Defr 2023; via libera dal consiglio regionale; Torselli (Fdi),”sinistra destina briciole a povertà e caro bollette. L’emergenza economica non è una priorità della Giunta Giani. Approvato il Defr con una Giunta prevalentemente assente e un Pd distratto dalle elezioni”


Da Francesco Torselli, capogruppo regionale di Fdi riceviamo e pubblichiamo

“Il Defr approvato oggi dalla sinistra in Toscana è completamente fuori dalla realtà. Questo documento doveva essere discusso a giugno, è arrivato in ritardo di tre mesi e non è aggiornato. Non affronta temi emergenziali quali il caro bollette, la povertà dilagante tra le famiglie e le imprese a rischio chiusura. Ricordiamo che il Defr decide come saranno spesi gli investimenti regionali nei prossimi tre anni cioè dal 2023 al 2025.
Speravamo che questo ritardo di 3 mesi avessero portato il presidente Giani e la giunta regionale a riflettere su come il mondo sia cambiato da giugno purtroppo ci siamo trovati a leggere un documento inattuale che destina quasi il 60% delle risorse alla mobilità sostenibile. Su 4 miliardi di euro soltanto due milioni e mezzo in tre anni saranno investiti nella lotta alla povertà: con i rincari energetici le famiglie hanno l’acqua alla gola e molti rischiano di passare l’inverno al freddo. E poi, per attirare nuovi investitori che possono portare ossigeno alle nostre imprese sono previsti solo 160mila euro sempre in tre anni, spiccioli sufficienti a stampare dei volantini.
Tutto ciò è aggravato dal fatto che oggi in Aula il Pd era distratto da altro – probabilmente le elezioni che segneranno il suo de profundis – tanto che soltanto grazie ad una chiamata dell’ultimo minuto, è stato garantito il numero legale per l’approvazione del Defr. Senza dimenticare che durante la discussione i banchi della Giunta sono quasi sempre stati vuoti, così come in prima Commissione dove non si è presentato l’assessore al bilancio cioè il presidente Giani.
Come possono essere definiti gli amministratori che oggi pensano alla mobilità sostenibile anziché ai rincari dei beni di prima necessità e del gas? Semplice, incoscienti e incapaci di fare il loro lavoro”