Toscana : sentenza Corte Costituzionale su geotermia; assessora Monia Monni, “sentenza importante. Avanti con sviluppo coerente con ambiente e paesaggio”. Soddisfatto anche il consigliere regionale Pieroni del Pd

Ritenute non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei confronti della legge regionale 73/2020, che contiene la disciplina delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica. La Corte Costituzionale, con la sentenza 11/2022, ha rigettato il ricorso del governo sulla legge toscana sulla geotermia. Soddisfatto il commento dell’assessora all’ambiente Monia Monni. “Si tratta di un risultato importante – ha detto Monni -, per il quale rivolgo un particolare ringraziamento alla nostra Avvocatura per il lavoro svolto, che rafforza la scelta operata dal Consiglio regionale nella precedente legislatura. Continuiamo a sostenere che lo sviluppo della geotermia rappresenta un asset fondamentale e strategico per la transizione energetica della Toscana, ma che uno sviluppo sostenibile deve contemperare l’esigenza di incremento delle rinnovabili con la tutela dell’ambiente e del paesaggio”. La Corte nella recente sentenza ha affermato che la disposizione impugnata dal Governo “costituisce una norma di salvaguardia ambientale, volta a regolare il periodo che va dall’adozione della modifica del PAER (Piano Ambientale ed Energetico Regionale) alle sua approvazione”. E ancora ha precisato che “in tale contesto la finalità perseguita dal legislatore regionale è quella di evitare che la non ancora intervenuta conclusione del procedimento amministrativo concernente l’individuazione delle aree ‘non idonee’, possa consentire ai proprietari dei luoghi interessati di realizzare nuove installazioni di impianti, in tal modo eludendo, nelle more della conclusione del procedimento di approvazione, la stessa individuazione di quelle aree in via amministrativa”. “Nel ricordare il contributo che l’allora capogruppo Marras diede nella redazione della legge – ha concluso l’assessora -, sottolineo come la sentenza confermi la validità di una scelta che ha saputo tenere in equilibrio la necessità, tutelata dalla legge nazionale, di consentire la ricerca, con quella di governare lo sviluppo delle nuove installazioni, tenendo conto delle scelte dei territori e decidendo dove le coltivazioni sono coerenti con gli obiettivi di sviluppo delle amministrazioni locali e compatibili con le esigenze pubbliche e dove, invece, non lo sono”. Anche i consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni, ha espresso soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale sul percorso della Regione Toscana in materia di geotermia.«La sentenza della Corte Costituzionale del 20 gennaio scorso è davvero una buona notizia, in quanto – ha sottolineato-  rafforza la bontà del percorso intrapreso dalla Regione Toscana con lo scopo di valorizzare la risorsa geotermica in armonia col territorio e l’ambiente. L’individuazione delle aree idonee e non idonee, frutto peraltro di un approfondito confronto con gli enti e le realtà locali, costituisce uno strumento ulteriore di salvaguardia dell’ambiente che non preclude alcunché agli organismi statali di controllo e sorveglianza. Per questo sono state dichiarate infondate le eccezioni di incostituzionalità sollevate dal governo con ricorso depositato il 5 ottobre 2020. Anche sul piano normativo la Toscana è un passo avanti! Ed in linea con il percorso verso la transizione ecologica, che non potrà non riconoscere un ruolo speciale alla geotermia quale fonte di produzione di energia pulita e rinnovabile. Ricordo che, già oggi, grazie alla geotermia,- ha concluso – si ricava il 30% del fabbisogno energetico regionale, si fornisce calore utile per riscaldare più di 10.000 utenze domestiche, oltre a circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’artigianato».