Toscana : vitalizi ex consiglieri regionali, sì a mitigazione indice Istat. Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge, di iniziativa dell’Ufficio di presidenza. 184 gli ex consiglieri che hanno diritto al vitalizio

L’Assemblea regionale della Toscana  ha approvato la proposta di legge “Disposizioni per la riduzione temporanea del meccanismo di indicizzazione degli assegni vitalizi dei consiglieri regionali in carica fino alla nona legislatura”, registrando 31 favorevoli e la non partecipazione al voto del Movimento 5 Stelle. La legge interviene sugli assegni vitalizi dei consiglieri regionali in carica fino alla nona legislatura L’atto di iniziativa dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, parte dalla valutazione che “la piena applicazione del meccanismo di indicizzazione previsto porterebbe ad un sensibile incremento di spesa e ad un adeguamento degli importi degli assegni non congruo rispetto ad esigenze di sobrietà e risparmio”. L’incremento di spesa stimato per l’anno 2023 (tasso di inflazione attorno al 11,8 per cento) è di circa 700mila euro per i 184 ex consiglieri che hanno diritto al vitalizio.Due gli emendamenti, proposti dal gruppo Lega e approvati: per i vitalizi più bassi si propone il riconoscimento dell’indicizzazione Istat, per il 2023, in base ad una percentuale pari al 3 per cento e non del 7 per cento come precedentemente indicato nel testo di legge, riducendo la spesa a carico del Consiglio regionale.La legge è stata illustrata in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali, programmazione e bilancio Giacomo Bugliani (Pd) che ha ricordato come in Toscana i consiglieri regionali non siano titolari di vitalizio a partire dalla decima legislatura e che l’ambito di applicazione della normativa è limitato ai consiglieri in carica fino al 2015.  “La rivalutazione Istat negli anni è sempre stata tendenzialmente bassa e non ha creato problemi di sorta – ha continuato Bugliani – ma nell’ultimo anno ha raggiunto percentuali inusuali arrivando quasi al 12 per cento. Applicarla integralmente comporterebbe un costo annuale sul bilancio del Consiglio regionale di oltre 700mila euro annui. Tenendo conto del particolare contesto storico e sociale in cui ci troviamo, questa proposta di legge ritiene opportuno ridimensionare il meccanismo di indicizzazione degli assegni vitalizi”.Tre gli scaglioni individuati dalla legge: si stabilisce un tasso di indicizzazione pari al 3 per cento per i vitalizi inferiori a 1500 euro; al 2 per cento per quelli di importo tra i 1500 e i 3mila euro; all’1 per cento invece per i vitalizi di fascia più alta, ovvero superiori a 3mila euro.” In questo momento di difficoltà dovuto all’inflazione, al caro bollette e al futuro incerto per tanti cittadini, come ufficio di presidenza abbiamo deciso, unica Regione in Italia, di tagliare al minimo possibile la rivalutazione automatica dei vitalizi degli ex consiglieri in carica fino al 2015, quindi che non vale né per i consiglieri della scorsa legislatura né per quelli di quella attuale. Oggi ci prendiamo la responsabilità politica di ridurre un privilegio per pochi”. È quanto ha dichiarato a margine il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo. “Credo – ha continuato – che in un momento così difficile per il Paese sia giusto che ognuno faccia la sua parte e questa norma permetterà ai toscani di risparmiare oltre 600mila euro che utilizzeremo, sul bilancio del Consiglio, per altre iniziative a favore delle tante realtà che operano nella nostra regione”.“Auspico – ha aggiunto il presidente – che gli ex consiglieri, con cui in questi mesi c’è stata una continua interlocuzione e a cui abbiamo spiegato in maniera esaustiva la nostra posizione, seguano l’esempio del Presidente Mattarella e rinuncino completamente all’adeguamento Istat”. “Spero inoltre che, nel prossimo futuro, si possa arrivare a una revisione più complessiva dell’intesa Stato Regioni e che, proprio sulla linea indicata dal Presidente, permetta di intervenire in maniera ancora più strutturale su questa materia”.