Arezzo: dal 28 ottobre il regista e pittore tedesco Clemens Keiffenheim riflette sull’eredità del passato al Circolo Artistico  con una sua mostra personale

Dal 28 ottobre all’8 novembre il Circolo Artistico di  Arezzo, ospita “La bellezza discreta dell’Atavismo”, mostra personale del regista e pittore Clemens Keiffenheim, in arte ClemK.  Venerdì 28 ottobre l’inaugurazione ufficiale con la presentazione curata da Marco Botti.  Domenica 5 novembre  il Salone delle Feste del Circolo Artistico ospiterà anche un evento speciale,collaterale alla mostra, dal titolo “La pittura incontra la musica”. In occasione dei dieci anni di amicizia tra ClemK e il Trio Opera Viwa di Arezzo, infatti, il gruppo si esibirà in concerto. Le note di Silvia Martinelli (soprano), Fabio Taruschio (flauto) e Andrea Trovato (piano) daranno vita a un affascinante dialogo con i dipinti esposti. Le esecuzioni del trio si affiancheranno inoltre a una live performance di ClemK. Il pluripremiato regista e pittore tedesco Clemens Keiffenheim, in arte ClemK, espone al Circolo Artistico con la mostra “La bellezza discreta dell’Atavismo”. Grazie a una magica fusione di colori, forme e simboli, i dipinti presenti sollecitano a indagare la propria interiorità e a riflettere sull’eredità dei nostri antenati, sulle nostre radici e sul nostro ruolo nel mondo contemporaneo. L’atavismo è infatti la tendenza a tornare alle caratteristiche del progenitore di un individuo e indica la ricomparsa di un tratto scomparso da generazioni, che rappresenta la prova della storia evolutiva di un soggetto.Con la sua mostra ClemK invita il visitatore a esplorare l’arte contemporanea in tutta la sua bellezza e complessità. Un’opportunità per immergersi nel mondo creativo dell’autore tedesco e lasciarsi sorprendere dai suoi quadri. Ogni pennellata, infatti, racconta una storia suscitando emozioni profonde e riflessioni sul nostro legame con il passato.Nei ritratti arcaici ed espressionistici egli esplora sensualmente il rapporto con gli avi.Ampliando i dettagli fino a raggiungere forme di espressione astratte, ClemK trova un collegamento diretto con gli istinti primordiali. Le opere vengono create utilizzando una complessa e originale tecnica di ingrandimento .Egli comincia dallo scatto fotografico, lo dipinge in miniatura, lo fotografa di nuovo, lo ridipinge e lo ingrandisce su tela finché non è soddisfatto del risultato e finché non emergono dettagli invisibili al primo sguardo.In questa maniera l’io del soggetto ritratto emerge in tutta la sua essenza e profondità.