Arezzo: la segretaria del Pd Elly Schlein  in visita alla Cittadella Pace Rondine, sostiene l’appello “Avversari sì, nemici mai”

 “Sono molto felice di aver visitato questa splendida realtà che da 27 anni costruisce ponti per la pace”. Elly Schlein arriva alla Cittadello della Pace  Rondine di Arezzo in una giornata piena di appuntamenti in giro per la Toscana: ma sposa in un colpo solo il progetto Rondine e la proposta di svelenire il dibattito politico, anche con una formazione comune che prescinda dagli steccati tradizionali che dividono i partiti. Ad attenderla il presidente di Rondine, Franco Vaccari, i consiglieri regionali, Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis e il candidato Pd alla circoscrizione centro, Marco Tarquinio. Più gli studenti dei Paesi in guerra, che anzi l’hanno guidata per primi alla scoperta del borgo. “Qui c’era una lavatrice: per noi era un problema che i nostri panni e quelli dei nostri nemici potessero stare insieme”. Kateryna viene dall’Ucraina e porta addosso il dolore della guerra che ha travolto il suo Paese. Ma sa dare voce al racconto di tutti, e Schlein la ascolta in profondo silenzio. Aveva appena salutato gli 80 studenti qui dal Canada per imparare l’italiano e scoprire il metodo Rondine. Quindi il tuffo tra i ragazzi del Quarto Anno Rondine, studenti da tutta Italia qui per crescere nella Cittadella. “Mi avete riaperto ricordi personali fondamentali” racconta Schlein. “Ho frequentato una scuola pubblica in Svizzera che era meta di giovani in arrivo dai Balcani, allora scossi dalla guerra. E’ da lì che ho imparato quanto le differenze siano il segreto della ricchezza”. E non solo: ai ragazzi aveva ricordato un risvolto ancora più familiare. “Mia madre mi ha sempre insegnato fin da piccola a capire prima le ragioni dell’altro, è la base della pace”. Quindi la risposta portata di persona alla proposta di Rondine. “Nel giorno della festa dell’Europa era importante cogliere l’appello a tutte le forze politiche: sono tempi di guerra che preoccupano il mondo e le nuove generazioni e anche in politica da segretaria del Pd è importante imparare nella dialettica quotidiana ad avere di fronte avversari e non nemici. Per questo assicuro a Franco la mia disponibilità per quello che il Pd potrà fare in questa direzione, commossa dai ragazzi e dalle ragazze che ho incontrato”. Ma prima della partenza un ultimo accenno ai ragazzi di una favola, quella del colibrì. “Nel pieno dell’incendio di una foresta tutti gli animali scapparono: il colibrì corse a prendere una goccia d’acqua dal fiume per gettarla nel fuoco”. Metafora del passo possibile che tutti i giovani della Cittadella provano a fare.