Montepulciano: al 48° Cantiere Internazionale d’Arte domani 27 luglio  concerto di Sandro Laffranchini, primo violoncello alla Scala al Chiostro della Fortezza. A Cetona  alla Collegiata i giovani tedeschi del Zeisig Trio

Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala, è protagonista al 48° Cantiere Internazionale d’Arte con un concerto anticonvenzionale. Giovedì 27, alle 21.30, sarà l’accogliente Chiostro della Fortezza di Montepulciano il palcoscenico di un recital che concilia le forme melodiche dei The Beatles e le pagine settecentesche di Georg Philipp Telemann, le melodie cantabili di Paolo Conte e le avanguardie musicali del nostro tempo. Sandro Laffranchini ha arrangiato la canzoni pop dei The Beatles facendone una suite per violoncello che si accosta ad altrettanto audaci arrangiamenti di pezzi quali Via con me di Paolo Conte e Englishman in New York di Sting. La seconda parte del concerto si addentra infatti in ambiti più ricercati: dopo una composizione autografa dello stesso Laffranchini, è in programma una suite tratta dalle fantasie settecentesche di Georg Philipp Telemann, seguita dal novecentesco Adagio per archi di Samuel Barber e dalla recente composizione Elioghia prima del cinquantenne Federico Longo, fino all’epilogo con l’impegnativa Sonata per violoncello solo di György Ligeti, autore ungherese amatissimo dal regista Stanley Kubrick che ne utilizzò le musiche nei suoi capolavori cinematografici: un ulteriore rimando, questo, al confronto tra musica colta e cultura di massa. Sandro Laffranchini è primo violoncello della Filarmonica e del Teatro alla Scala da 23 anni, ruolo ottenuto appena ventiseienne. Oltre ad essersi esibito con formazioni differenti in diverse parti del mondo, è stato primo violoncello della World Peace Orchestra formata da Valery Gergiev. L’altro appuntamento serale coinvolge Cetona: alle 21.30, alla Collegiata della Santissima Trinità, sono impegnati i giovanissimi tedeschi dello Zeisig Trio che hanno impressionato il pubblico e i concorsi internazionali per le loro qualità tecniche ed esecutive: propongono due composizioni per trio, l’una di Dmitri Shosatkovich, l’altra di Johannes Brahms.