Siena : come la robotica indossabile può migliorare la nostra vita quotidiana. Domani 15 febbraio a Firenze presentazione del libro “Il Corpo artificiale. Neuroscienze e robot da indossare”
Domani 15 febbraio alle ore 16, presso la Sala Fanfani del Palazzo del Pegaso della Regione Toscana, in via Cavour 4 a Firenze, si terrà la presentazione del libro “Il Corpo artificiale. Neuroscienze e robot da indossare”, scritto da Simone Rossi e Domenico Prattichizzo, e pubblicato da Raffaello Cortina Editore nella collana Scienze e Idee nell’ottobre 2023.Simone Rossi è Professore di Fisiologia e Neurologo all’Università di Siena, dove dirige il Si-BIN Lab e si occupa di pazienti con Parkinson. È stato presidente della Società Italiana di Psicofisiologia e Neuroscienze Cognitive e segretario della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica. Esperto internazionale di studi funzionali sul cervello. La sua opera prima intitolata “Il Cervello Elettrico” è stata pubblicata da Raffaello Cortina Editore nel 2020, nella collana Scienza e Idee. Domenico Prattichizzo è Professore di Robotica all’Università di Siena, dove è Delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico e dirige il SIRSLab. Senior Scientist all’Istituto Italiano di Tecnologia. È presidente della Società Europea Eurohaptics e editore della rivista IEEE Transactions on Haptics. Esperto di robotica indossabile e co-fondatore di due start-up: EXISTO (sesto dito robotico) e WEART (digitalizzazione del senso del tatto). Ha ottenuto numerosi finanziamenti dalla Comunità Europea. E’ alla sua prima opera divulgativa. Il libro racconta, dalla parte chi le ha vissute in prima persona, storie di idee, sviluppo tecnologico e scientifico, – incluso le ricerche in corso – su nuovi, e in parte rivoluzionari, dispositivi indossabili: il sesto dito robotico, che restituisce la capacità di afferrare oggetti ai pazienti con paralisi della mano; le cavigliere vibranti che aiutano i pazienti con Parkinson nel cammino; un piccolo vibratore multisensoriale che si applica dietro all’orecchio, e che si comanda con uno smartphone, per ridurre gli acufeni; un nuovo modo, basato su deboli correnti applicate sulla superficie della testa, per ridurre il senso di nausea (o cybersickness) in chi si immerge nella realtà virtuale. E ancora, si racconta di come attrarre finanziamenti per la ricerca scientifica e tecnologica e magari creare impresa con queste idee, con uno stile brillante e accessibile a tutti. La robotica indossabile può migliorare la nostra vita quotidiana, ma soprattutto quella di tanti pazienti. Le neuroscienze, da parte loro, sono necessarie per capire come il cervello possa essere in grado di accogliere e controllare questi nuovi dispositivi indossabili ad elevata tecnologia.