Siena: muretti a secco, un corso per salvaguardare e tramandare l’arte di una manualità diventata patrimonio mondiale dell’umanità dell’ Unesco. Marchettini presidente Scuola edile Siena: “Oggi, che questo patrimonio di manualità è a rischio, come ente formatore ci facciamo carico di trasferire le nostre competenze alle future generazioni andando a formare manodopera rigorosamente qualificata”.

E’ una vera e propria arte e come tale iscritta nelle liste del patrimonio immateriale dell’Unesco come elemento transnazionale di 8 paesi: Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. I muretti a secco, la cui stabilità è assicurata dall’attenta selezione delle pietre e dal loro preciso posizionamento, rivestono un ruolo primario nella prevenzione di frane, alluvioni e valanghe e nella lotta contro l’erosione e la desertificazione, allo stesso tempo rafforzano la biodiversità e creano adeguate microcondizioni climatiche per l’agricoltura. Essi riflettono un rapporto equilibrato con l’ambiente e la relazione armoniosa tra l’uomo e la natura. Oggi, che quell’arte rischia di andare persa, la Scuola edile di Siena con il partenariato di C.P.I.A. provincia di Siena, nell’ambito del progetto ‘Competenze per il recupero dell’edilizia tradizionale a Siena’ promuove il corso interamente gratuito e destinato a 12 persone disoccupate, realizzato con il concorso finanziario dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e della Regione Toscana. Un corso interamente gratuito e finalizzato all’acquisizione delle competenze di base per lavorare in un cantiere edile tradizionale.  Il progetto riguarderà in modo particolare la realizzazione dei muri a secco e sarà caratterizzato da attività prevalentemente pratica al fine di unire la trasmissione dei saperi ed il recupero della manualità nella realizzazione di opere manutentive di un elemento tipico del paesaggio toscano e senese. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 23 ottobre. “I muretti a secco, utilizzati per l’allevamento, l’agricoltura o per le abitazioni e diffusi in molte aree rurali, soprattutto nei terreni scoscesi – spiega il presidente della Scuola edile di Siena Giannetto Marchettini – hanno modellato molti paesaggi testimoniando metodi e pratiche usati sin dalla preistoria per organizzare gli spazi dove vivere e lavorare ottimizzando le risorse locali naturali. Oggi, che questo patrimonio di manualità è a rischio, come ente formatore ci facciamo carico di trasferire le nostre competenze alle future generazioni andando a formare manodopera rigorosamente qualificata”. A fronte delle profonde trasformazioni cui il settore edile è oggi sottoposto, l’obiettivo è quello di rispondere alla necessità di recuperare valori estetici e professionalità esperte che allo stato attuale sembrano a torto desuete in quanto, specialmente nel settore dell’artigianato edile, non si è attivata quella continuità fra le maestranze delle varie generazioni per cui anche prodotti di assoluto pregio quali gli archi e le volte oppure le murature in pietra trovano oggi interpretazioni assolutamente estemporanee, che sviliscono i nuovi manufatti e rischiano di deturpare le costruzioni storiche restaurate. Per quanto riguarda la fase di Cantiere Scuola sono previsti due interventi: uno nella Questura di Siena con il recupero di un manufatto all’interno di un edificio storico; il secondo nel Comune di Gaiole in Chianti in Località Poggio San Polo con attività di cantiere per il recupero dei muri a secco. Il corso si svolgerà con lezioni teorico pratiche (per n. 88 ore), esercitazioni pratiche in laboratorio e cantiere scuola (per n. 174 ore), e stage (per n. 240 ore). Le attività inizieranno il 9 novembre e termineranno il 17 maggio 2021.